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venerdì 25 luglio 2008

L'urlo del call center

Dal blog http://blog.libero.it/Moonray


Mio padre, sindacalista in fabbrica dai tempi di Matusalemme, mi raccontava che una volta, nelle catene di montaggio, esisteva l'urlo della catena, una sorta di grido globale del macchinario che stordiva la gente e la mandava a casa rimbambita dal rumore. Ora, tra i Cipputi del terzo millennio, esiste l'urlo del call center. Fateci caso, se chiamate un qualunque call center in inbound, di sottofondo alla voce dell'operatore si sente un brusio, un vociare come un mercato. Sono i colleghi, una popolazione variabile tra le 30 e le 150 persone, dipende dalla capienza e dalla disposizione dei locali e delle postazioni di computer. Uno schiamazzare continuo, dai toni variabili, che aumenta e scende a seconda degli orari, cui di solito si aggiunge il collerico sbraitare di qualche team leader, specialmente le donne, che istericamente urla "I tempi! Tenete bassi i tempi!". Già, perchè in inbound paga chi riceve la chiamata e non chi chiama, per questo sono numeri verdi, e questo vuol dire che bisogna lavorare a folle velocità ed esaurire al minimo le chiacchiere con il clt, per cui non stupitevi se gli operatori con cui parlate non si fanno sfuggire nemmeno un sorrisino di fronte alla più audace delle battute, fanno solo perder tempo... oggi, giornata di tregenda, con mille chiamate in coda e clienti da gestire a velocità da record, avevo in cuffia uno spiritosone che ha cercato tutto il tempo di farmi ridere ed alla fine si è anche un pò offeso, perchè lo rimbalzavo sistematicamente a suon di rumoroso silenzio. Bè, amico, mi spiace se ti sei sentito ferito nell'orgoglio umoristico, ma io avevo una team leader in perenne sindrome premestruale che sbraitava e faceva occhiacci, cercando di far sentire un'autorità che non ha nemmeno nei suoi sogni più folli, perchè stavamo sforando i tempi delle sue statistiche di chiamata. E non avevo nessuna voglia di ridere. Sono uscita incazzata e con il mal di testa, e sono andata a casa di corsa, lasciando il cellulare con il silenziatore, tanto non volevo sentir più squillare nulla. Fate un sondaggo tra le vostre conoscenze, se c'è qualche operatore di call center quasi sicuramente quando esce dal lavoro il cell lo lascia silenziato per almeno un'oretta. Io a volte anche per giorni. E nei giorni di pausa adoro il silenzio, chissà come mai... Per cui se passando da piazza Castello in tarda serata sentite ogni tanto delle sciamannate che piantano uno strillo in coro a volume da farsi strappare le corde vocali, come stasera, non vi stupite. Siamo operatrici di call center, cerchiamo solo di scaricare lo stress e magari di farci venire un pò di mal di gola, sa mai che ci scappi una bella mutua risanatrice...