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martedì 23 dicembre 2008

mercoledì 26 novembre 2008

In cerca

Di una svolta. Voglio cambiare un pò di cose nella mia vita. Ci riuscirò? Sicuramente, in qualche modo accadrà.
Per ora vado a godermi Chinese Democracy. Dopo 15 anni di attesa ho fretta di mettermi con le cuffie ad ascoltarlo per bene, poi vi saprò dire qualcosa.
Notte notte!

mercoledì 12 novembre 2008

UFFA!

Sinceramente comincio a non poterne più di lavorare in call center... ma si riuscirà a trovare un altro lavoro, in Torino? A volte temo di no....

venerdì 31 ottobre 2008

Felice Halloween!


A tutti un grande augurio di un felice inizio del nuovo anno magico! Che gli dei vi benedicano!

lunedì 13 ottobre 2008

la teoria dei giorni della settimana

odio il lunedì! vorrei poterlo saltare, perchè mi danneggia la psiche, il lunedì! mi dà l'idea di dover ripartire da zero, mi stufa l'idea di avere ancora tutta una settimana davanti, mi rompe! preferisco il martedì, quello vuol dire: ok, abbiamo già fatto un passo, ora il resto è in discesa. il mercoledì è un giorno di stasi, in cui si affrontano le questioni rimaste aperte, poi giovedì si comincia a vedere la fine del processo, si tirano le prime somme della settimana, si concretizza l'idea che sta passando la settimana, e venerdì finalmente si respira, si finiscono i lavori cominciati e poi ci si concede il riposo del week end. sabato e domenica sono finalmente il respiro, il riposo, la tranquillità.

venerdì 10 ottobre 2008

devastatissima

Il lavoro è cominciato, ed anche il primo raffreddore stagionale... oibò, ne uscirò viva?

mercoledì 1 ottobre 2008

Devasto psichico imperante

Corso intensivo al callish, 8 h quotidiane di informazioni da digerire, pc in ferie altrove, scarsissimo tempo per scrivere 2 parole in croce sul blog...
Un giorno tornerò a scrivere qua sopra, sempre se sopravvivo a queste settimane di apprendimento.....
:-P

domenica 28 settembre 2008

Addio


sabato 20 settembre 2008

Al lavoro!

Si riparte, la prossima settimana, con un altro call center...
15 giorni di corso e poi via con le cuffie in testa...
forza e coraggio....

martedì 9 settembre 2008

Chaos Magick ed eggregori.

Ne ho letto un po’ durante le ferie e mi sono divertita a scoprire parecchie cose, sul tema, ma una cosa mi ha divertita ed intrigata profondamente. Spero di riuscire a spiegarmi bene, perché ho compreso intuitivamente la questione ma razionalmente faccio ancora fatica a girarci attorno. Scrivo questo proprio per cercare di sondare il concetto, per cui abbiate pazienza se son lunga e mi ripeto…
L’idea di partenza è che ogni idea o creazione della mente umana che sia condivisa da un numero sufficiente di persone diventi una forma di pensiero dotata in qualche modo di vita, di consistenza. Se poi questo concetto riveste di particolare importanza nella vita delle persone, se è oggetto di credenze e fede, può portare effetti fisici concreti, come miracoli, per esempio. Il concetto è quello di eggregore, per capirci, e fin qui tutto bene.
E’ altresì possibile che sia una singola persona, con particolari doti di concentrazione e immaginazione, possa creare “fantasmi” della mente, forme pensiero talmente forti e ben organizzate da diventare persino visibili sul piano fisico da terzi, i tulpa, per prendere in prestito un termine di origine tibetana. Diversi autori, come Flaubert, Dickens ed il contemporaneo Alan Moore, tanto per dirne un paio, hanno raccontato di aver incontrato i propri personaggi, questo per dire che individui dotati di grande immaginazione e capaci di raccontare storie di forte impatto emotivo possono involontariamente creare forme-pensiero dotate di corporeità e percettibili anche da terzi. Mi sono dilettata, ed ancora mi diletto, con la scrittura e mi sono accorta come talvolta i personaggi prendano vita al punto da mettersi a scrivere praticamente per conto loro la storia: tu parti con l’intenzione di raccontare una storia d’amore e ti ritrovi tra le mani un giallo, oppure decidi di voler scrivere un horror e finisci imbarcata in una storia di tutt’altro genere, solo perché i personaggi sono talmente ben strutturati e organizzati da aver preso decisioni proprie, sulla base di preferenze e interessi e caratteristiche ed andare contro queste variazioni sul tema significherebbe snaturare il personaggio e procedere in maniera tale da rendere la storia irreale ed incongruente. La personalità dei personaggi talvolta è talmente robusta e palese che mi è addirittura capitato di accorgermi, leggendo, quando un autore ha violentato il personaggio facendogli compiere cose contrarie alla natura dello stesso, rendendo così la storia irreale e fasulla, con la conseguenza diretta di abbandonare la lettura… Ma mi è pure capitato l’impressionante incontro con persone che somigliavano fisicamente come gocce d’acqua ai personaggi che immaginavo, e che non avevo mai visto prima. Mi è successo un paio di volte di vedere una ragazza pressoché identica ad uno dei miei personaggi, ma non sono mai riuscita ad avvicinarla per capire se era vera, e quindi si trattava di una semplice coincidenza, o se era un parto della mia immaginazione, addirittura mi sono trovata a parlare con un’omonima, pur se fisicamente lontanissima, di una mia creazione, con caratteristiche personali simili al personaggio che stavo creando. Naturalmente ci sta tutto il fatto che la mente umana è predisposta a trovare coincidenze, ma queste erano decisamente rilevanti, visto che mi capitavano in coincidenza con il processo di scrittura di un racconto.Tuttavia mi ha incuriosito la conseguenza successiva di un discorso del genere, ovvero, posso creare un’entità soprannaturale, in grado di compiere atti magici sotto la mia guida ed in conformità alla mia volontà? Ebbene, pare proprio di sì. Devo dire che la cosa mi ha incuriosita moltissimo, e sto pensando di provare… anche se la cosa mi inquieta non poco!
C’è un’altra cosa che mi ha incuriosita, ed è sempre un postulato di questa teoria, cioè che un personaggio letterario può diventare una sorta di agente magico, da usare per specifici utilizzi. L’esempio che ho letto mi ha sbalordito, ma è stato convincente: un autore, tal Phil Hine, autore di Oven ready chaos, spiegando il suo imbarazzo nei confronti della tecnologia, ha deciso di affrontare la cosa invocando nientemeno che… Spock, l’ufficiale scientifico dell’Enterprise! La questione è la seguente: se Spock incarna la logica e la capacità di manipolare con successo la tecnologia, allora lo si può utilizzare tranquillamente come una sorta di avatar delle capacità in questione, al punto di veicolare attraverso di esso la conoscenza dei mezzi tecnologici, considerando oltretutto che moltissime persone lo riconoscono come tale e lo hanno pertanto “caricato“ di energia, di forza pensiero in tal senso… personalmente, con il mio background neopagano, avrei formulato un’invocazione a mercurio ed una a urano, rispettivamente dei della comunicazione e della manipolazione, ma in effetti… il mio ragionamento è di tipo mitopoietico: mi spiego meglio. Partiamo dall’idea che la creazione dei miti sia servita a strutturare il senso del divino per gli esseri umani di tutte le culture, che cioè le storie sugli dei abbiano in qualche misura creato gli dei, dando così una veste ad un senso del Divino, ad una percezione dello Spirito e del Sacro troppo lontana e astratta per potervi entrare in contatto, in modo da poter interagire, con preghiere, invocazioni e quant’altro, con il Divino stesso, allora anche nelle storie che leggiamo, che ci smuovono profondamente, sono celati volti del Divino… ergo, attraverso grandi personaggi letterari di profondo spessore e di grande intensità, posso raggiungere concetti e aspetti del Divino che altrimenti resterebbero fuori dal mio raggio di contatto. In più si aggiunge un altro ordine di considerazioni, che da wiccan mi hanno spesso fatto pensare: gli Dei così come noi li pensiamo, al giorno d’oggi, non contengono la completezza di significati che possedevano al tempo in cui le strade erano piene di credenti, perché chiaramente tantissime sfumature di significato si sono perse nel tempo e la cultura in cui queste sfumature si sono generate sono morte da secoli, per cui mi sono spesso chiesta fino a che punto noi moderni pagani entriamo realmente in contatto con gli dei che invochiamo e quanto siamo in grado di decodificare la loro influenza nelle nostre vite. Mentre se io invoco, come nell’esempio, Spok al posto di Mercurio per quanto riguarda le conoscenze scientifiche, sono totalmente in grado di decodificare tutte le sfumature di significato che gli sono attribuite, scremando persino quelle che non mi interessano, come la proverbiale incapacità del personaggio di comprendere le emozioni umane e la sua drammatica mancanza di umorismo… e di comprenderne l’influenza, molto maggiormente di quanto possa comprendere Mercurio, dio sì della comunicazione ma anche dell’imbroglio, per esempio. Naturalemte la chiave di tutto questo è la fede, o la fiducia, se vogliamo metterla in termini meno religiosi. Io devo CREDERE che quello che sto facendo funzionerà, che il modo che ho scelto per veicolare la richiesta, che l'idea che sto usando per creare la Magia funzioneranno, per bislacco che possa sembrare. Ed è questo, sostanzialmente, che fa funzionare la cosa. Mi pare un postulato ragionevole, in effetti...
Insomma, ci sto pensando e ripensando e trovo l’idea intrigante. Certo, non smuove di una virgola la mia fede negli Dei, per tante ragioni, ma mi mette nell’ordine di idee di ripensare agli attrezzi che uso nella pratica magica, e mi intriga l’idea di ampliarli in questa maniera. Certo, prima che passi all’azione, vista la mia natura bilancina, ci vorranno ancora un’infinità di riflessioni, ma mi diverte trovare nuovi stimoli e spunti, specie quando sono tanto corposi… ^____^

venerdì 5 settembre 2008

Il Manzoni dell’occultismo

Ovvero Aleister Crowley, la Bestia 666, Frater Perdurabo e tutti gli altri infiniti nomi con cui si è autodesignato negli anni. Per chi studia occultismo e magia è, secondo me, una lettura obbligatoria, come Manzoni o Dante a scuola, perché è stato uno degli occultisti più importanti della nostra epoca. Può anche non piacerti, ed io personalmente non lo apprezzo, ma tocca leggerlo e farsi un’idea di quello che ha detto e scritto, per comprendere che influenza ha avuto sull’esoterismo e sulla magia moderna, senza contare la sua influenza sulla cultura moderna, a cominciare dai Beatles che lo hanno messo sulla copertina di un loro disco, ad Alan Moore che lo ha infilato in quasi ogni pagina di Promethea. Sono anni che litigo con il pelatone, come amichevolmente lo chiama un mio amico, e quest’estate mi sono messa a leggerne, cercando di andare oltre alla mia personale antipatia per il personaggio.
Il fatto è che lo trovo umanamente imbarazzante, un megalomane insensato che non sapeva assolutamente amare, attratto da persone fragili che non riusciva ad apprezzare ed a comprendere e che sostanzialmente uscivano devastate dal rapporto con lui, che non riusciva ad entrare in intimità con le persone che lo amavano nemmeno per errore, pieno di sé fino all’impossibile, contraddittorio e misogino.
Non mi riconosco nel suo percorso, trovo che alcune cose che ha fatto e detto siano solo un modo per sfuggire alle sue ossessioni, come un’educazione oppressiva ed un condizionamento culturale devastante, ricordiamoci che si tratta di un borghese benestante e vittoriano, cresciuto da genitori legati ad una setta protestante di singolare bigottismo, sua madre copriva le gambe dei tavoli per non far venire pensieri osceni al figliolo ed è stata lei a dargli per prima il soprannome di Bestia dell’Apocalisse, non era pensabile che ne uscisse una persona equilibrata, da un’educazione del genere…
Ma bisogna riconoscergli alcune cose: una mente di prim’ordine, una cultura enciclopedica ed una sincera ricerca di risposte, che lo ha condotto su tutte le strade possibili immaginabili. La sua visione della magia ha influenzato tutti gli occultisti successivi, ha scritto letteralmente tonnellate di carta su qualunque argomento di carattere esoterico di cui sia venuto a conoscenza ed aveva effettivamente una visione d’insieme dell’esoterismo di notevole spessore.
Insomma tocca studiarselo e cercare di capirci qualcosa, anche se mi sta enormemente antipatico.

lunedì 1 settembre 2008

I consigli di Agenore

Tornata dalle ferie, senza dubbio troppo brevi, con un paio di storie da raccontare....
L'ha detto a tutti, lui, l'Agenore, di evitare il Chemin de la col superieur, al calar delle tenebre, perchè ci passano strane creature, ma nessuno lo ascolta.
Lui che ci abita, fa la guardia nell'orto a nord, per vedere che non gli portino via i fiori di zucca, silenzioso e tigrato, sa bene che dopo una certa ora passano bipedi bizzarri ed inquietanti, e che il povero Astolfo, albino e sordo come un campanaccio, non sente arrivare, e gli ha spiegato che era meglio non andare a guardare le luci, ma che dire, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...
Astolfo quella sera è andato sul muretto a guardare le luci del porto di Mentone, dimentico della sua sordità e degli avvertimenti del suo avveduto cugino. Io ed il Magnifico ce lo siamo trovato davanti, un gattone bianco, con una lunga codona piumata, che guardava rapito le luci e non ci cagava di pezza, così mi sono avvicinata e gli ho sfiorato la coda... il povero micio si è alzato e girato in un unico movimento, mi ha guardato con l'espressione più sbalordita che ho mai visto sul muso di un gatto ed è schizzato via alla velocità della luce, pensando che il cugino Agenore aveva ragione da vendere...
Due sere dopo, riarrampicandoci su per la strada pedonale e scoscesa che ci riportava a casa, che costeggiava ben 2 cimiteri monumentali, abbiamo trovato un rospo, acquattato silenzioso e immobile su un muretto, sicuramente curioso di vedere gli unici, o quasi, bipedi che affrontavano a piedi la salita invece di prendere il trabiccolo a 4 ruote. Belial, credo, sicuramente è venuto a vedere se quella che saliva era davvero una strega capace di comparire dal nulla come diceva il povero, terrorizzatissimo Astolfo. Ovviamente ha capito che si trattava solo di due bipedi un pò sbronzi, ma assolutamente innocui.
Siamo tornati a Torino, finalmente, ma a Mentone ci saranno un paio di creature che ci ricorderanno a lungo...

sabato 16 agosto 2008

Terry Pratchett e le storie di Mondodisco

Sto passando parte delle vacanze su Mondodisco, in compagnia di gente come un mago che sa fare una sola magia, un Bibliotecario che sa dire solo Ook! ed il nano più alto del mondo....

Vi raccomando caldamente un giro da quelle parti, se sopportate l'odore di Ank Morphok, la città più puzzolente del Multiverso, ne vale assolutamente la pena!

Buone ferie!!

martedì 5 agosto 2008

Scorre lento il tempo....

...mentre attraverso le strade sudate di Torino.
Ieri ho salvato Achille dalla paura. Si era perso, fuggito per caso dalla sicurezza della casa, del bipede con cui convive, e strillava di timore sotto il bidone davanti a casa, nero come il suo pelo, rosso come il collare che indossa. In due siamo riusciti a riportarlo a casa.
Per un gatto è facile essere felice: sabbia pulita, un cuscino comodo, due grattatine sul collo ed una sulla pancia, la ciotola di cibo, il rubinetto che lascia scorrere un filo gentile e fresco di acqua...
Ma per i bipedi? Serve molto, a volte troppo di più.

lunedì 4 agosto 2008

Ho assistito ad un CAPOLAVORO!

Semplicemente favoloso! Incredibile! Ed il Joker è spettacolare, peccato solo che sarà irripetibile, perchè è da incubo, letteralmente!

Andatelo a vedere....

sabato 2 agosto 2008

Ancora un'estrazione

E di nuovo con la faccia gonfia... la cosa bella è che devo mangiare cibi soffici e freschi, cioè praticamente gelati, yogurt, budini, semifreddi di vario genere.... che non è affatto una brutta cura!

^___^

mercoledì 30 luglio 2008

Contratto scaduto ma non rinnovato

Parliamo chiaro
Mi hanno lasciata a casa. Non mi hanno rinnovato il contratto con la più che discutibile motivazione che ho "polemizzato in maniera distruttiva" quando mi hanno proposto di passare da una sezione all'altra della commessa. Mi spiego meglio: lavoravo in Comdata, azienda di call center che gestisce diverse commesse, tra le quali l'assistenza tecnica Wind Infostrada, dove lavoravo io nel settore fonia. Nella commessa Wind ci sono due sezioni: ULL, dedicata alla fonia, dove ho lavorato, e ADSL, dove hanno cercato di farmi passare. Ora, quando mi hanno assunta, a Gennaio 08, io lavoravo già da tre mesi in ULL con un'agenzia interinale. Ho cominciato a chiedere fin da allora di passare in ADSL, chiedendo di fare il corso e l'affiancamento. Mi hanno presa in considerazione a Giugno, malgrado moltissimi miei colleghi siano stati passati senza nemmeno chiederlo, alle volte persino di malavoglia. Ho fatto un tot di ore di affiancamento, che vuol dire che ti mettono in doppia cuffia con un collega che prende chiamate, il quale ha il compito di spiegarti all'incirca quello che sta facendo, mentre ovviamente deve gestire le chiamate che arrivano senza perdere tempo, perchè ci sono Team Leader nevrotiche che urlano "I TEMPI! TENETE BASSI I TEMPI", oppure "NON FATE ACW!" dove per acw si intende After Call Working, cioè lavorazioni avvenute quando non c'è più il clt in linea e tu sei in "pausa" e non prendi chiamate perchè magari stai finendo di scrivere qualcosa o stai aspettando che il sistema, lentissimo come sempre, finisca di inviare gli ultimi dati che gli hai inserito. Oppure mentre stai cercando di spiegare all'affiancato che hai accanto, che non ne sa un cazzo, che accidenti hai fatto durante la chiamata. In seguito, speravo, ci sarebbe stato un corso in aula per farci una formazione più approfondita che legasse insieme tutte le informazioni slegate raccolte in modo così approssimativo durante gli affiancamenti. Un altro dettaglio informativo: quando mi hanno assunta per l'ULL ho fatto una settimana di corso. Per l'ADSL mi han detto che ce ne vogliono 2 (due). DUE, lo ripeto. Ci sono stati tentativi di farci un corso: 2 per l'esattezza. in entrambi i casi, il TL che ci faceva il corso è stato interrotto a causa della consistente coda chiamate dopo una mezzora, e ci hanno rispediti in cuffia a rispondere.Parecchi miei colleghi sono stati messi a rispondere in ADSL anche con poche o nulle informazioni, gestendo le chiamate in modo approssimativo, facendo tempi di risposta a dir poco epici ("I TEMPI! ABBASSATE I TEMPI"), lasciando i clt in attesa per mezze ore complete, riagganciando... ma si sono buttati anche se erano ovviamente incapaci di gestire a dovere la chiamata. Io sinceramente non me la sono sentita. Sarò più deficente degli altri, magari, ma dato che non sono una cima con la tecnologia, ho sempre chiesto che a chi era nelle mie condizioni, non ero l'unica, ma ora deduco che ero la sola ad esprimerlo, venisse fatto uno straccio di corso, venisse almeno completato il corso iniziato con il TL di cui sopra. Vedendo passare le settimane inutilmente ho ovviamente cominciato a dubitare che un corso ce lo avrebbero mai fatto, e mi hanno praticamente dimenticata in ULL. Alla fine mi si dice che sono stata troppo polemica, che ho espresso critiche distruttive e non costruttive. E quando faccio notare che in effetti di corsi non ne ho visti fare e che praticamente tutti i miei colleghi sono stati passati in ADSL dall'ULL senza uno straccio di formazione decente, mi si dice che loro i corsi li hanno fatti, (ma a me guarda caso mi hanno lasciato fuori) e che oltretutto anche sulla fonia non ero poi così brava... perciò a che scopo tenermi? Dopotutto loro cercano "disponibilità, affidabilità"... In pratica mi sono sentita lasciare a casa perchè ho chiesto di poter fare il mio lavoro con una formazione adeguata e che mi permettesse di gestire i clt con un certo criterio di qualità. Dalla stessa volpe di persona che scrive le mail ai dipendenti, stimolandoli a mantenere un elevato standard di qualità, a caratteri cubitali rossi, in grassetto ed a stampatello. Se conoscete l'abc della Netiquette, fatevi un'idea della cortesia e disponibilità di questa simpatica personcina.Tutto sommato, malgrado la rabbia per il modo in cui sono stata trattata, ho l'impressione che non mi sia andata poi tanto male ad andarmene da un posto del genere, se non ci fosse poi il tarlo di consapevolezza che gli altri call center in giro per il mondo non sono poi tanto migliori. Per quanto mi riguarda, penso che la cosa migliore che ho tratto da quel posto siano stati un tot di contatti umani con persone straordinarie e la convinzione che i call center siano dei tritacarne. L'equivalente moderno delle fabbriche degli anni '70, dove la gente veniva spremuta come limoni senza nessun rispetto per il lavoro e l'impegno che uno ci può mettere. La cosa che mi fa più rabbia è che ogni volta bisogna ricominciare da zero, solo con un sapore ancora più amaro in bocca. E si finisce comunque a passare da un call center all'altro, perchè alla fine, se hai bisogno, quelli sono i posti dove trovi lavoro più rapidamente.

venerdì 25 luglio 2008

L'urlo del call center

Dal blog http://blog.libero.it/Moonray


Mio padre, sindacalista in fabbrica dai tempi di Matusalemme, mi raccontava che una volta, nelle catene di montaggio, esisteva l'urlo della catena, una sorta di grido globale del macchinario che stordiva la gente e la mandava a casa rimbambita dal rumore. Ora, tra i Cipputi del terzo millennio, esiste l'urlo del call center. Fateci caso, se chiamate un qualunque call center in inbound, di sottofondo alla voce dell'operatore si sente un brusio, un vociare come un mercato. Sono i colleghi, una popolazione variabile tra le 30 e le 150 persone, dipende dalla capienza e dalla disposizione dei locali e delle postazioni di computer. Uno schiamazzare continuo, dai toni variabili, che aumenta e scende a seconda degli orari, cui di solito si aggiunge il collerico sbraitare di qualche team leader, specialmente le donne, che istericamente urla "I tempi! Tenete bassi i tempi!". Già, perchè in inbound paga chi riceve la chiamata e non chi chiama, per questo sono numeri verdi, e questo vuol dire che bisogna lavorare a folle velocità ed esaurire al minimo le chiacchiere con il clt, per cui non stupitevi se gli operatori con cui parlate non si fanno sfuggire nemmeno un sorrisino di fronte alla più audace delle battute, fanno solo perder tempo... oggi, giornata di tregenda, con mille chiamate in coda e clienti da gestire a velocità da record, avevo in cuffia uno spiritosone che ha cercato tutto il tempo di farmi ridere ed alla fine si è anche un pò offeso, perchè lo rimbalzavo sistematicamente a suon di rumoroso silenzio. Bè, amico, mi spiace se ti sei sentito ferito nell'orgoglio umoristico, ma io avevo una team leader in perenne sindrome premestruale che sbraitava e faceva occhiacci, cercando di far sentire un'autorità che non ha nemmeno nei suoi sogni più folli, perchè stavamo sforando i tempi delle sue statistiche di chiamata. E non avevo nessuna voglia di ridere. Sono uscita incazzata e con il mal di testa, e sono andata a casa di corsa, lasciando il cellulare con il silenziatore, tanto non volevo sentir più squillare nulla. Fate un sondaggo tra le vostre conoscenze, se c'è qualche operatore di call center quasi sicuramente quando esce dal lavoro il cell lo lascia silenziato per almeno un'oretta. Io a volte anche per giorni. E nei giorni di pausa adoro il silenzio, chissà come mai... Per cui se passando da piazza Castello in tarda serata sentite ogni tanto delle sciamannate che piantano uno strillo in coro a volume da farsi strappare le corde vocali, come stasera, non vi stupite. Siamo operatrici di call center, cerchiamo solo di scaricare lo stress e magari di farci venire un pò di mal di gola, sa mai che ci scappi una bella mutua risanatrice...

Silver RavenWolf

Dal blog http://blog.libero.it/Rosmerta , scritto in collaborazione con la mia socia di stregonerie.

E' una delle mie scrittrici wicca preferite, ma è anche una delle più incomprese e denigrate, a causa del primo libro edito in Italia. S'intitola Giovani Streghe, che traduce il Teen Witch dell'originale, ed è un manuale wicca ad uso degli adolescenti, cioè creature dai 13 ai 19 anni... ovviamente tratta l'argomento in maniera semplice, elementare, ma sta parlando ad adolescenti americani con problematiche ben precise. Tuttavia questo libro, nella sua semplicità, descrive in maniera chiarissima che cosa sia la wicca, nell'esperienza ed interpretazione dell'autrice, offre consigli prezioni per affrontare il primo approccio a cosa sia la magia e la divinazione e tratta i ragazzini come persone e non come idioti che questa roba non la dovrebbero nemmeno toccare. Insomma, un libro che potrebbe scrivere una madre preoccupata per dei ragazzini che vogliono affrontare un argomento spinoso, del resto la Silver è madre di 3 creature che ha educato alla wicca, quindi... i suoi 3 libri successivi, ovvero Magia per giovani streghe, Il calderone Magiko e Come sviluppare il tuo potere magico, altra pessima traduzione del titolo originale, per quanto alcuni siano precedenti a Teen Witch, sono di livello superiore e trattano l'argomento molto più approfonditamente, offrendo anche esercizi e spunti per lavorare estremamente più ampi e complessi. Il primo è un manuale base per streghe solitarie, mentre gli altri due ne sono l'ideale continuazione. Ho utilizzato le sue tecniche e le pratiche che consiglia e mi sono meravigliata a scoprirne la potenza. I suoi rituali sono ben strutturati, le tecniche utili e funzionali, il suo approccio è pragmatico e concreto, e si dimostra capace di portare il lettore a compiere progressi, senza perdersi in spiegazioni fumose. Può apparire pedante e professoresca, in alcuni passaggi, ma ugualmente è in grado di far arrivare il lettore dove desidera e dimostra di conoscere per pratica e non solo per mera teoria le cose che insegna. Sospetto che chi la critica spesso si sia fermato al primo libro, ma non abbia mai provato ad approcciarsi seriamente agli altri tre. Insomma, se avete più di 17 anni e volete conoscere un buon punto di partenza sulla wicca, il primo magari potete risparmiarvelo, ma gli altri sono, secondo la mia modestissima opinione, estremamente utili.

giovedì 24 luglio 2008

Chi è Moonray

Sono una wiccan, ho 38 anni e pratico dal 2000, prima in solitaria e poi con un cerchio di amiche. Ho cominciato a studiare esoterismo e spiritualità circa 15 anni fa, nel 1993, leggendo new age, e poi ho cominciato a studiare tarocchi ed arti divinatorie in generale.

Sono anche una centralinista inbound, con un mondo di aneddoti sulla vita in call center, che ho intenzione di raccontare, insieme con le mie riflessioni ed esperienze neopagane e wiccan, in questo blog. Ho deciso di scrivere questo blog per sfogare finalmente la mia grafomania in pubblico, spero solo di non essere troppo incostante, visto che di solito mi dimentico di postare fino a blocco e cancellazione dell'account....

Al prossimo attacco di grafomania, dunque....

martedì 22 luglio 2008

Il giochino degli incipit

Vediamo quanti ne indovinate?
1 - Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo ed insignificante sole giallo.A orbitare intorno ad esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione.
2 - Nella regione rossa ed in parte della regione grigia dell'Oklahoma le ultime piogge erano state benigne, e non avevano lasciato profonde incisioni sulla faccia della terra, già tutta solcata di cicatrici. Gli aratri avevano cancellato le superficiali impronte dei rivoletti di scolo. Le ultime piogge avevano fatto rialzare la testa al granturco e stabilito colonie d'erbacce e d'ortiche sulle prode dei fossi, così che il grigio ed il rosso cupo cominciavano a scomparire sotto una coltre verdeggiante.
3 - Siamo arrivate con il vento di carnevale. Un vento tiepido per febbraio, carico degli odori caldi delle frittelle sfrigolanti, delle salsicce e delle cialde friabili e dolci cotte alla piastra proprio sul brodo della strada, con i coriandoli che scivolano simili a nevischio dai colletti e da polsini e finiscono sui marciapiedi come inutile antidoto contro l'inverno.
4 - Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com'è stata la mia famiglia schifa e che cosa facevano i miai genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne. Primo, quella roba mi secca, e secondo ai miei genitori gli verrebbero un paio d'infarti per uno se dicessi qualcosa di roppo personale sul loro conto.
5 - Canto il sé, la semplice singola persona,Ma aggiungo anche la parola Democratico, la parola In-Massa.La fisiologia da capo a piedi, canto.Né la fisiologia né il cervello sono degno da soli della Musa, la Forma completa ne è di gran lunga più degna. Canto imparzialmente la Femmina insieme col Maschio.La vita immensa nella sua passione, impulso e forza,Gioiosamente, per un più libero agire sotto le leggi divine,L'uomo Moderno, io canto.
6 - Chiamatemi Ismaele. Qualche anno fa - non importa sapere con precisione quanti - avendo in tasca poco o punto denaro e, a terra, nulla che mi interessasse in modo particolare, pensai di andarmene un pò per mare, a vedere la parte del mondo coperta dalle acque. E' uno dei miei sistemi per scacciare la tristezza e regolare la circolazione del sangue.
7 - PARLA MORGANA: Ai miei tempi sono stata chiamata in molti modi: sorella, amante, sacerdotessa, maga, regina. Ora, in verità sono una maga e forse verrà un giorno in cui queste cose dovranno essere conosciute. Ma credo che saranno i Cristiani a narrare l'ultima storia. Il mondo della Magia si allontana sempre di più dal mondo dove regna Cristo. Non ho nulla contro di lui, ma solo contro i suoi preti che negano il potere della Grande Dea oppure l'avvolgono nella veste azzurra della Signora di Nazareth e affermano che era vergine. Ma che cosa può saperne una vergine delle sofferenze dell'umanità.
8 - In una caverna sotto terra viveva un Hobbit. Non era una caverna brutta, sporca, umida, piena di resti di vermi e di trasudo fetido, e neanche una caverna arida, spoglia, sabbiosa, con dentro niente per sedersi o da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima.
9 - Lettera 1 Cècile Volanges a Sophie Carnayal collegio delle orsoline di...Cara amica, come vedi mantengo la parola: le cuffie e i pompons non occupano tutto il mio tempo: per te ne rimarrà sempre. Eppure ho veduto più abiti nella giornata di oggi che nei quattro anni che abbiamo trascorso insieme: e credo che la superbiosa Tanville - che manderò a chiamare la prima volta che verrò in visita - proverà alla mia vista più rabbia di quella che ha creduto di farne a noi tutte le volte che è venuta a trovarci in fiocchi.
10 - Il lampo di luce proiettò la sagoma dell'impiccato sulla parete. Penzolava immobile da una lampada al centro del salone e man mano che il fotografo gli si muoveva attorno, facendo scattare l'otturatore, l'ombra provocata dal flash si delineava via via su quadri, vetrine piene di porcellane, scaffali coperti di libri e tende aperte su grandi finestre, dietro le quali cadeva la pioggia.

sabato 19 luglio 2008

Ancora qua



Ancora allo stesso posto. Le ferie non arrivano mai... e sto arrovellandomi ancora in attesa dell'agognata risposta: mi rinnovano o no? Quando aspetti qualcosa il tempo non passa mai. Come in galera, no?

venerdì 18 luglio 2008

Iniziando

Iniziano anche qua i deliri di una centralinista inbound...