Ovvero Aleister Crowley, la Bestia 666, Frater Perdurabo e tutti gli altri infiniti nomi con cui si è autodesignato negli anni. Per chi studia occultismo e magia è, secondo me, una lettura obbligatoria, come Manzoni o Dante a scuola, perché è stato uno degli occultisti più importanti della nostra epoca. Può anche non piacerti, ed io personalmente non lo apprezzo, ma tocca leggerlo e farsi un’idea di quello che ha detto e scritto, per comprendere che influenza ha avuto sull’esoterismo e sulla magia moderna, senza contare la sua influenza sulla cultura moderna, a cominciare dai Beatles che lo hanno messo sulla copertina di un loro disco, ad Alan Moore che lo ha infilato in quasi ogni pagina di Promethea. Sono anni che litigo con il pelatone, come amichevolmente lo chiama un mio amico, e quest’estate mi sono messa a leggerne, cercando di andare oltre alla mia personale antipatia per il personaggio.
Il fatto è che lo trovo umanamente imbarazzante, un megalomane insensato che non sapeva assolutamente amare, attratto da persone fragili che non riusciva ad apprezzare ed a comprendere e che sostanzialmente uscivano devastate dal rapporto con lui, che non riusciva ad entrare in intimità con le persone che lo amavano nemmeno per errore, pieno di sé fino all’impossibile, contraddittorio e misogino.
Non mi riconosco nel suo percorso, trovo che alcune cose che ha fatto e detto siano solo un modo per sfuggire alle sue ossessioni, come un’educazione oppressiva ed un condizionamento culturale devastante, ricordiamoci che si tratta di un borghese benestante e vittoriano, cresciuto da genitori legati ad una setta protestante di singolare bigottismo, sua madre copriva le gambe dei tavoli per non far venire pensieri osceni al figliolo ed è stata lei a dargli per prima il soprannome di Bestia dell’Apocalisse, non era pensabile che ne uscisse una persona equilibrata, da un’educazione del genere…
Ma bisogna riconoscergli alcune cose: una mente di prim’ordine, una cultura enciclopedica ed una sincera ricerca di risposte, che lo ha condotto su tutte le strade possibili immaginabili. La sua visione della magia ha influenzato tutti gli occultisti successivi, ha scritto letteralmente tonnellate di carta su qualunque argomento di carattere esoterico di cui sia venuto a conoscenza ed aveva effettivamente una visione d’insieme dell’esoterismo di notevole spessore.
Insomma tocca studiarselo e cercare di capirci qualcosa, anche se mi sta enormemente antipatico.
venerdì 5 settembre 2008
Il Manzoni dell’occultismo
Pubblicato da Unknown alle 13:09